Il tetto ventilato permette di smaltire il calore accumulato dalla copertura sotto il sole grazie all'areazione naturale generata dal moto convettivo dell'aria riscaldata.

Questo accortezza rende più efficace l'isolamento dell'edificio aumentando il confort abitativo degli ambienti sottostanti e il risparmio energetico.

Il tetto ventilato viene realizzato con diverse tecniche, oggi sono in commercio svariate soluzioni che adottano comunque sempre lo stesso principio.

Nel pacchetto di copertura e sotto le tegole viene lasciato uno spazio dove l'aria può circolare. L'aria più fresca viene incanalata nella zona della gronda verso il colmo (parte più alta del tetto) grazie al moto naturale dell'aria calda che tende a salire verso l'alto.

Grazie a questa soluzione il calore accumulato dal tetto a causa dell'esposizione al sole viene allontanato.

Si pensi che nei mesi estivi le tegole di un tetto al sole possono arrivare alla temperatura di 70°C. Questo calore verrebbe trasmesso verso l'interno della casa rendendo poco confortevole gli ambienti interni e molto costoso il loro raffrescamento tramite condizionatori.

Vediamo come è realizzato nello specifico un tetto ventilato:

Sopra la struttura portante del tetto viene montato il cosiddetto pacchetto di copertura che sarà costituito di pannelli di isolante alternati al pannelli di compensato fenolico e listellature di supporto. Verranno quindi creati delle intercapedini dove scorrerà l'aria. In prossimità del colmo e della gronda le aperture di queste intercapedini saranno protette con griglie per non permettere l'accesso di insetti o animali all'interno.

Tipi di ventilazioni del pacchetto tetto ventilato

La ventilazione del tetto avviene su più livelli:

• Ventilazione sotto tegola, sotto i coppi si infiltra l'aria
• Ventilazione sotto manto, tra gli strati del tetto
• Ventilazione sotto tetto o solaio areato, l'ambiente sottostante il tetto non è abitabile