Quando si prepara una malta o un calcestruzzo può sorgere la necessità di aggiungere dei coadiuvanti della reazione di presa (detta tecnicamente carbonatazione).
Queste sostanze intervengono nei fenomeni chimici che determinano l'indurimento donando caratteristiche diverse al preparato.
Veriamo per esempio due di questi coadiuvanti:
Il Cocciopesto
Il cocciopesto non è altro che una malta (spesso di calce) che contiene argilla cotta polverizzata derivante dalla frantumazione dei laterizi (mattoni e tegole).
Viene a crearsi un composto che ha capacità idrauliche (ovvero fa presa anche in assenza di aria) e una buona capacità impermeabilizzante.
Queste sue proprietà sono conosciute fin dall'antichità (Fenici) e il suo uso è stato perfezionato dai Romani(Opus signinum ne parla Vitruvio) e fu impiegato per la realizzazioni di pavimentazioni interne ed esterne, la creazione di cisterne e acquedotti e anche per intonaci.
E' stato largamente impiegato per esempio a Venezia insieme alla sua variante nobile (marmorino) che impiega invece della polvere di marmo.
La sua messa in opera prevede l'applicazione di più strati che vengono battuti per compattarne maggiormente la superficie ed esaltarne le caratteristiche. Nei vari strati si riduce la dimensione granulometrica della polvere.
Il cocciopesto è per sua natura è di colore rosato, colore derivante dal rosso del laterizio e il bianco della calce.
Per questo viene utilizzato anche senza la necessità di una verniciatura finale.
La Pozzolana
La pozzolana è materiale vulcanico, cenere o tufi pozzolanici polverizzati, che viene aggiunto a malte o calcestruzzi per migliorarne la presa e renderli fortemente idraulici (legare anche senza aria).
Altri vantaggi dell' impiego della pozzolana sono il minor sviluppo di calore in fase di presa, minore porosità del cemento.
Il nome deriva da Pozzuoli, località da cui venivano estratte le ceneri eruttate dal Vesuvio.
Questa sostanza reagisce con l'idrossido di calcio e forma composti simili a quelli derivanti dall'idratazione del clinker.
Storicamente è stato impiegato largamente già ai tempi dei Romani in associazione con la calce (es. cupola del Pantheon dell'Imperatore Adriano).
E' consigliabile la verifica della radioattività di questo tipo di materiale.