Nel corso dell'Ottocento si pensò che il camino dovesse essere sostituito da forme di riscaldamento più tecniche e più confortevoli. La diffusione della stufa a ghisa, durante il XV secolo, ne decretò una lenta decadenza ben che nelle costruzioni rurali si utilizzò ancora per cucinare.
Il camino però rimase e sopravvisse come stile decorativo presso le abitazioni nobiliari.
In Germania, come in Polonia e nel nostro Sud Tirolo, la presenza di una stufa in muratura intonacata, posta tra il muro del soggiorno e la cucina, già impiegata nel VII secolo, rimase utilizzata come sistema di riscaldamento con l'ausilio di una grande cappa fumaria, l'uso della legna e il suo essere “centro della casa”.
La stufa in muratura però dava un miglior miglioramento tecnico e teneva il chiuso il fuoco, ma era troppo ingombrante, tanto che l'affermarsi del riscaldamento centralizzato in radiatori in ghisa e successivamente di altri materiali, si impose dalla metà dell'Ottocento.