Come scegliere le pietre ad acqua?
Le pietre ad acqua giapponesi, sia naturali che sintetiche, sono note per la rapidità della loro affilatura, non solo per gli utensili giapponesi, ma anche per i loro omologhi occidentali.
Le particelle che producono l’affilatura sono legate tra loro in modo blando, così che durante la lavorazione quelle che si trovano in superficie sono portate via rapidamente, lasciando spazio a particelle fresche e fortemente abrasive.
Queste pietre ad acqua devono essere lubrificate solo con acqua! Non usate mai olio!
La vasta offerta di pietre sul mercato metterà l’esperto in grado di trovare, tra tanti famosi produttori, la pietra ideale per le sue esigenze. Poiché ogni produttore studia le proprie pietre per ottenere un diverso mix di caratteristiche, e quelle caratteristiche possono variare molto tra le diverse pietre, per una combinazione ottimale di pietre da affilatura la maggior parte dei falegnami sceglie pietre da produttori differenti.
Se si arriva a conoscere le caratteristiche di certi tipi di pietre, può essere che un produttore sia in grado di fornire tutte le pietre di cui uno ha bisogno, il che in qualche caso può essere un vantaggio. Ma non c’è la soluzione giusta per tutte le situazioni: le pietre devono adattarsi alle esigenze e al modo di lavorare di ognuno di noi.
Per contro una gamma così vasta può rendere difficile selezionare la combinazione giusta; perciò vi offriamo una piccola guida per assistervi almeno nella scelta iniziale.
Anzitutto i diversi produttori:
- Matsunaga, che produce le marche KING e SUN TIGER è forse il produttore più conosciuto in Europa. Il suo punto di forza è la produzione di pietre morbide molto tradizionali, che affilano rapidamente e rapidamente espongono particelle abrasive fresche. Questo genere di pietre devono essere rettificate molto spesso per mantenerle piane ed efficaci.
- Le pietre CERAX e SUEHIRO di Suehiro sono leggermente più dure, e perciò non si consumano velocemente come le classiche pietre giapponesi. Con le pietre da 8.000 si ottiene forse il filo più affilato in assoluto con una finitura a specchio su scalpelli e ferri simili. Suehiro propone anche una piccola pietra combinata per coloro che non affilano tutti i giorni e che sono restii a spendere così tanto per una pietra Cerax.
- Le pietre della SHAPTON sono forse le pietre giapponesi più dure in assoluto. Rimangono piane molto a lungo e così se cercate una pietra di grana abbastanza grossa per affilare velocemente e senza doverle rettificare molto spesso, queste sono probabilmente la scelta più giusta. Anche le pietre a grana fine lavorano molto bene. Ma le pietre SHAPTON non danno la stessa superficie e specchio delle pietre più morbide.
Il più grande vantaggio delle pietre NANIWA è relativo soprattutto alle loro grane più fini. Nessun’altra pietra vi potrà garantire una finitura a specchio così perfetta.
Un' esperienza di affilatura simile a quella delle pietre naturali è offerta dalle pietre ad acqua BESTER di Imanishi, a Kyoto. Le pietre ad acqua BESTER sono di media durezza, richiedono una quantità moderata di acqua e portano a termine con velocità il loro compito.
Con la loro serie migliore Select II, il costruttore SIGMA Power Corporation di Tokyo si rivolge a chi utilizza utensili in acciaio di alta lega come l'acciaio HSS. Anche queste pietre sono ovviamente orientate a produrre un'esperienza di affilatura simile a quella delle pietre naturali. Lo speciale processo produttivo è costoso, ma le pietre Sigma Select II probabilmente non hanno uguali quando si tratta di abradere l'acciaio.
Le pietre per affilare e lucidare JUUMA hanno un principio di utilizzo semplificato ed al contempo assicurano la massima qualità possibile nelle grane offerte.
Le pietre JUUMA Cobalt Blue sono costituite da ossido di alluminio ed un legante. L'aggiunta di cobalto serve a rallentare l'abrasione della pietra ed ad aumentare la velocità di affilatura.
La maggiore velocità è apprezzabile soprattutto quando si affila dell'acciaio blu (l'acciaio "carta blu" è spesso utilizzato per scalpelli e ferri da pialla giapponesi). Il cobalto dona alle pietre il loro colore blu. Le pietre per affilare JUUMA vengono prodotte da un rinomato costruttore di pietre per affilare giapponese.
Cerchiamo di consigliare le pietre ad acqua naturali giapponesi solamente ad utenti esperti che siano profondamente familiari con le pietre ad acqua giapponesi sintetiche.
Le pietre naturali non piacciono a tutti e vi sono molte incertezze sulla loro grana, che non può essere determinata esattamente, la loro durezza e la loro utilizzabilità per certi tipi di acciaio non è adatta.
Quale pietra usare, a seconda delle esigenze?
Per una affilatura grossolana che elimini dei grossi segni o per quando la lama è particolarmente consunta, si richiedono pietre dalla 120 alla 400. Noi consigliamo in questo caso pietre dalla 120 alla 240.
Per una affilatura normale si consigliano pietre tra la 700 e la 1200.
Per eliminare i graffi e la bava lasciati dalle pietre più grossolane, e lucidare la superficie, si possono usare pietre dalla 2000 in su. Un limite superiore teoricamente non esiste, ma al tempo stesso pietre oltre la 10000 non producono miglioramenti apprezzabili nel filo.
Si noti anche che oltre l’8000 non esistono standard giapponesi di misurazione. Visto quante pietre dichiarano di avere una grana estremamente fine, non si può far altro che fidarsi dei produttori.
Per chi ha una certa esperienza di affilatura, raccomandiamo una pietra di finitura con grana 8000. Nel dubbio, o per i principianti, pietre con una grana tra 3000 e 6000 produrranno risultati accettabili.
Per cui, in conclusione, ci vogliono almeno tre pietre per fare un buon lavoro di affilatura: una per molare, una per affilare e una per lucidare.
Per chi affila solo occasionalmente e non prevede di dover rimuovere grossi danni, potrebbe andar bene una pietre combinata. La misura scelta deriverà da un trade off tra costo e rapidità. Più la pietra sarà grande, più rapidamente procederà il lavoro. Anche con le pietre piccole farete un buon lavoro, ma ci vorrà un po’ più tempo.