Secondo l'analisi fisica, i colori possono essere distinti in elementari o primari (giallo, rosso, azzurro) e composti o secondari (verde, viola, arancione), che appunto derivano dalla combinazione di due primari.
I termini estremi del registro cromatico sono il bianco e il nero.
I primari: |
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giallo |
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rosso |
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blu |
I secondari: |
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verde |
= |
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giallo |
+ |
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blu |
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viola |
= |
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rosso |
+ |
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blu |
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arancione |
= |
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giallo |
+ |
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rosso |
I complementari: |
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giallo |
<-> |
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viola |
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rosso |
<-> |
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verde |
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blu |
<-> |
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arancione |
La fisica dei colori
In fisica più che di colore bisognerebbe parlare di sensazione di colore.
Infatti, ogni radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda compresa tra 0,8 e 0,4 micron dà origine a una sensazione di colore.
Il colore di un certo corpo dipende dalla distribuzione spettrale della luce incidente e di quella riflessa. Se un corpo è colpito da luce bianca e riflette solo la componente verde, apparirà verde. Un corpo che assorbe tutte le componenti, apparirà nero.
Oltre alla questione fisica pura, d'altra parte, conta anche la fisiologia, cioè la ricezione del colore da parte dell'occhio umano, e la conseguente lettura che ne fa il cervello. Per questo motivo, hanno la stessa importanza i colori quanto le combinazioni di colori.
Si vedano gli esempi riportati qui sotto e si registrino le diverse impressioni che derivano da queste coppie di rettangoli. Le dimensioni sono uguali per tutti, ma così non sembrano di primo acchito. I colori sono sempre gli stessi, ma si notino che differenze ci sono tra un uso e un altro.