I solventi comunemente ritenuti cancerogeni, a causa dei vapori rilasciati, influiscono sui nervi, sul cervello, le cui cellule nervose possono sciogliere i grassi contenuti nelle medesime causando alterazioni nella memoria e delle capacità reattive, e sul fegato.
Per quanto riguarda i solventi ed i barattoli di vernici venduti al pubblico, la legge vieta l'uso del benzolo mentre viene consentito l'uso di toluolo o xilolo in percentuali non maggiori del 45%.
Per i solventi venduti ad uso industriale è obbligatorio apporre sui barattoli la quantità di benzolo, toluolo o xitolo anche se purtroppo le etichette sono spesso poco chiare, fuorvianti se non addirittura ambigue.
E' bene riconoscere i simboli della tossicità: l'infiammabilità (fiamma nera su fondo arancio), la tossicità (simbolo di un teschio con le tibie incrociate) e la nocività (simbolo della croce di Sant'Andrea).
I solventi si ritrovano anche in vernici, svernicianti, pitture, lacche, diluenti, impregnanti, nelle colle, nella benzina e in prodotti per la casa in percentuali variabili: negli svernicianti può arrivare al 100% mentre nelle pitture lavabili non oltrepassa il 15%.
Xilolo o Xilene
Fonte wikipedia
Lo xilene danneggia il cervello. L'esposizione ad alti livelli per corti periodi (14 giorni o meno) o lunghi periodi (più di un anno) causano mal di testa, carenza di coordinazione nei muscoli, vertigini, confusioni e cambiamenti di umore.
L'esposizione da parte delle persone di livelli molto alti di xilene per corti periodi comprendono l'irritazione della pelle, degli occhi e del tratto respiratorio, difficoltà nella respirazione, danni ai polmoni, tempi di reazione della persona rallentati, perdita della memoria, dolori allo stomaco, danneggiamento del fegato e dei reni. Può causare incoscienza e talvolta anche morte (solo ad altissimi livelli di concentrazione).
Vari studi indicano che alte concentrazioni di xilene sulle persone in gravidanza aumentano il numero di aborti spontanei oppure avendo effetti ritardati su di essi. In molti casi, alte concentrazioni di questo prodotto causano un danneggiamento anche delle madri, anche se non è conosciuto che lo xilene si trasmetta dalla madre al figlio durante la gravidanza.