A garantire la salute del cucciolo alla nascita concorrono fattori diversi:
le caratteristiche genetiche del padre e della madre
l'alimentazione che ha seguito la madre in gravidanza
l'esposizione della madre ad agenti batterici, virali e parassiti
ai trattamenti farmacologici subiti dalla madre in gravidanza
Più il cucciolo è piccolo più l'incidenza della mortalità è elevata e nelle prime 3 settimane può raggiungere il 30%.
I fattori di rischio sono i più svariati: il cucciolo può andare incontro a problemi quali ipotermia o ipoglicemia. Esso infatti a difficoltà a termoregolarsi per cui la sua temperatura dipende da quella esterna. L'ipotermia è anche causata dallo scarso livello lipidico, come pure l'ipoglicemia.
Il rimedio per entrambi i problemi è mantenere il cucciolo al caldo senza utilizzare lampade scaldanti che possono aggravare la disidratazione del neonato e bruciature alla madre, e fargli prendere prima possibile la mammella della madre per succhiare il colostro ricco di sostanze nutritive e attraverso il quale la madre trasmette le difese immunitarie al proprio figlio.
Inoltre il cucciolo tende a disidratarsi in quanto c'è una ridotta funzionalità renale e l'immaturità di sviluppo del suo apparato respiratorio può indurre l'ipossia neonatale.
Una volta nati, i cuccioli possono trovarsi in pericolo per i problemi della lattazione: può insorgere la mastite e ritardare nella montata lattea.
Svariate malattie batteriche, virali e infestazioni parassitarie che colpiscono i cuccioli, come detto nelle pagine precedenti, possono essere letali.