Il cimurro

le malattie virali

cimurro cane malato

La causa scatenante del cimurro è un paramixovirus e la sua trasmissione avviene per via aerogena tramite le secrezioni dell'animale infetto. L'infezione si stabilisce nelle prime vie respiratorie interessando le tonsille: da qui il virus tramite il circolo sanguino si diffonde in vari organi.

Il cane mostra i primi sintomi manifestando svogliatezza, scarso appetito, rialzo termico oltre i 40°C. Dato che il virus può localizzarsi in diversi tessuti avremo svariate manifestazioni:

  • forma respiratoria, generalmente la più frequente. Oltre ai sintomi già elencati in questo caso il cane manifesta tosse, prima secca e di seguito umida con catarro, scolo nasale, congiuntivite. L'interessamento delle vie respiratorie può portare alla broncopolmonite.

  • forma intestinale, dove si manifestano vomito, diarrea con feci liquide e talvolta emorragiche. In questa situazione lo stato di salute del cane può peggiorare se sono presenti parassiti intestinali o batteri

  • forma nervosa, prima che coinvolga il sistema nervoso, il virus ha già provocato una delle due forme sopra citate. Se c'è un coinvolgimento del sistema nervoso centrale i sintomi sono rappresentati da alterazioni del comportamento, convulsioni, iperattività, contrazioni spasmodiche muscolari. Se è coinvolto il nervo ottico può comparire cecità e se è interessato il midollo spinale si osservano disturbi nella deambulazione. Può esserci una paralisi di un arto e atrofia dei muscoli. Comunque sia, in questa forma il cimurro mette la salute del nostro cane in serio pericolo, e in caso di superamento della malattia rimangono delle lesioni nervose.

Purtroppo non esiste una terapia antivirale specifica: sarà il veterinario a prescrivere le cure idonee caso per caso. Le misure igienico-sanitarie nella terapia del cimurro sono della massima importanza.

Dato che il cimurro è una malattia virale che colpisce frequentemente i cuccioli, si consiglia la profilassi vaccinale, effettuata sotto controllo medico. I cuccioli di età superiore ai due mesi sono già ricettivi al virus ed è quindi opportuno intervenire con la vaccinazione

Il veterinario consiglia

Curare l'igiene del cane, tenerlo in ambienti caldi e ben arearti, favorire l'assunzione di cibi con significativo apporto energetico, ricco in vitamine e proteine, aiutando l'organismo a combattere la patologia debilitante.

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