Per una buona saldatura a stagno sarà necessario munirsi di un buon saldatore adatto al tipo di saldatura che dobbiamo realizzare. Ne esistono diverse tipologie:
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Saldatore elettrico di precisione a punta fine, adatto per saldature di piccoli cavi o su schede elettroniche |
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Saldatore elettrico a pistola, efficace per saldare cavi elettrici di piccola e media dimensione |
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Saldatore elettrico a mazzetta per realizzare saldature estese |
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Saldatore per stagno a gas, utile in caso di assenza di corrente elettrica o prese nelle vicinanze. |
Dovremo poi pulire le superfici da saldare applicando l'apposita "pasta salda" che serve a disossidare la superficie rendendo più aderente la saldatura.
Nel caso di cavi elettrici sarà utile stagnare (applicare con il saldatore dello stagno) il cavo prima di procedere alla saldatura vera e propria.
Una volta compiuta questa operazione potremo unire le due parti, ad esempio i due cavi ponendoli parallelamente e applicando tramite il saldatore dello stagno aggiuntivo.
Per rendere la saldatura più resistente non soffiate sulla parte appena saldata.
Ricordiamoci di proteggere la giunzione con del nastro isolante oppure inserendo uno spezzone di tubo termoretraibile prima della saldatura.
Il tubo posto poi sulla giunzione verrà fatto restringere tramite l'uso di una fiamma. In questo modo la giunzione rimarrà perfettamente isolata.
Stagno
Lo stagno per le saldature è in verità una lega di stagno e piombo. In base alle caratteristiche della lega il suo punto di fusione è compreso tra i 195 e i 325 °C.
Questo materiale è adatto sia per saldature su rame che su ottone. Su ferro invece crea saldature meno resistenti.