Alessandro Mendini nasce a Milano nel 1931.
L'architettura non era un suo sogno di ragazzo.
In realtà desiderava fare il cartoonista o forse anche il pittore, fatto sta che nel 1959 si ritrova laureato in architettura.
Lo Studio Nizzoli Associati è il suo primo luogo di lavoro.
Nel 1970 abbandona la progettazione architettonica per dedicarsi al giornalismo specializzato in architettura e design. Dirige la rivista "Casabella" dal 1970 al 1976 e l'anno successivo fonda "Modo" che guida fino al 1979. E’ Giò Ponti, quello stesso anno, a consegnargli la direzione di "Domus".
Ha spesso ripetuto di considerarsi un designer di riviste, considerando la rivista come un oggetto di serie: "un oggetto di design industriale prodotto in migliaia di copie".
Sono anni dedicati a discussioni e dibattiti intensi sul design. Mendini pur non progettando opere in prima persona prende parte, a volte come fondatore, a tutti i movimenti che vedono la luce in questo periodo.
E il caso di "Global Tools" o "Radical Design", scuola fondata nel 1973, che punta a riportare la creatività più naturale e spontanea nel campo del design. I membri del gruppo si riuniscono nella sua redazione di "Casabella".
Gli viene assegnato per la sua attività di approfondimento teorico il Compasso d'Oro nel 1979.
In questi anni pubblica anche libri che raccolgono le sue idee: Paesaggio Casalingo ('78), Addio Architettura ('81) e Progetto Infelice ('83).
Alla fine degli anni '70 torna alla progettazione attiva nel campo dei mobili e degli oggetti. Ha detto in un'intervista a Rai Educational: "Con la direzione di riviste, c'è stato una specie di divorzio, uno stacco netto, ed è un lavoro che non farei più. Ad un certo punto ho avuto voglia di progettare davvero".
Così nel 1979 entra nello Studio Alchimia (fondato nel '73 da Alessandro Guerriero), che punta alla creazione di oggetti per puro piacere artistico, con riferimenti alla cultura popolare e al kitsch, al di fuori della produzione industriale e della loro utilità pratica. Una sfida alla razionalità del progettare per inseguire il sogno alchimistico, per trasformare anche il materiale più povero in oggetti di valore.
Con lui ci sono tra gli altri Ettore Sottsass e Michele De Lucchi. Nel 1982 vince con Alchimia un altro Compasso d'Oro per la realizzazione della Ricerca sul decoro. Partecipa negli stessi anni anche al progetto Bracciodiferro.
Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Nel 1989 apre, con il fratello Francesco, l'Atelier Mendini a Milano.
Sul suo lavoro e su quello compiuto con Alchimia sono state pubblicate monografie in varie lingue.
E' membro onorario della Bezabel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, è Chevaler des Arts et des Lettres in Francia e ha ricevuto l'onorificenza dell'Architectural League di New York.
E' stato professore di design alla Hochschule fur Angewandte Kunst a Vienna.
Ha organizzato diverse esposizioni e seminari in Italia e all'estero. I suoi lavori si trovano in vari musei, nella collezione permanente del Gilmar Paper Company, al Museo d'Arte Moderna di New York, negli archivi dell'Università di Parma e al centro Pompidou di Parigi. Nel 1989 in Olanda, a Groninger è stata organizzata una mostra importante sul suo lavoro.