Peter Behrens nasce ad Amburgo (Germania) nel 1869.
Studia pittura dal 1886 al 1889 al Karlsruhe School of Art, e nel 1889 a Düsseldorf, privatamente, con Ferdinand Brütt.
Nel 1890 visita l'Olanda prima di stabilirsi a Monaco (Germania).
Membro della secessione di Monaco fa parte degli artisti radicali dell'epoca.
Nel 1897, dopo una visita in Italia, è uno dei fondatori del "Munich Vereinigte Werkstätten".
Disegna copertine per Otto Julius Bierbaum's advanced rivista letteraria, Die Insel (1899), his Der Brunte Vogel (1899) e Pan im Busch (1901).
Nel 1898 si dedica al design e negli anni seguenti inizia ad interessarsi di grafica e tipografia, creando una nuova serie di caratteri tipografici conosciuti anche come "Scrittura-Behrens".
Dal 1899 al 1903 insegna presso la neofondata colonia d'artisti di Darmstadt grazie all'intervento del granduca Ernesto Luigi d'Assia.
Il 1901 è l'anno del suo passaggio alle arti applicate: smette di occuparsi di pittura e inizia la sua carriera di architetto.
A Darmstadt realizza la sua prima casa (Casa Behrens) per l'esposizione "Ein Dokument deutscher Kunst" dove disegna dalla struttura ad ogni elemento d'arredo.
Nel 1906 è incaricato di disegnare il materiale pubblicitario per la Emil Rathenau's A.E.G., la grande azienda elettrica di Berlino, dove erano impiegati come designer Adolf Messel and Otto Eckmann.
Nel 1907, chiamato da Paul Jordan, consigliere delegato dell'Allgemeine Elektricitäts Gesellschaft (AEG), diventa architetto e consulente artistico per l'AEG a Berlino, con compiti che vanno dal design della carta da lettera e di prodotti industriali alla progettazione architettonica. Vi resterà fino al 1914. Per A.E.G. disegna il primo logotipo socetario, e lo usa per A.E.G.
Dalla pubblicità artistica il suo lavoro si trasforma quindi nella realizzazione dell'immagine dell'azienda. Questo segna la nascita della "corporate identity" (immagine aziendale).Behrens è il pioniere di questo concetto e lo mette in pratica.
Il suo lungo rapporto con W. Rathenau, oltre a permettergli di svolgere un'attività di eccezionale ampiezza, lo colloca all'avanguardia del processo di rinnovamento ideologico del ruolo di architetto e designer nella società moderna.
Durante la sua attività professionale, Behrens ha modo di lavorare a contatto con altri importanti architetti quali Le Corbusier (1887-1965), Gropius (1883-1969) e Adolf Meyer (1881-1929) che fecero parte del suo studio di Berlino.
Anche Mies van der Rohe (1886-1969) si associa a Behrens e lavora nel suo studio di Berlino per tre anni.
Nel 1921 insegna all'Accademia di Düsseldorf, (dove rimane per solo un anno).
Dal 1922 al 1936 Behrens dirige la sezione di architettura all'Accademia di Vienna, dal 1936 fino alla sua morte nel 1940, dirige il dipartimento di architettura alla Accademia Prussiana di Berlino.
Muore a Berlino il 27 febbraio 1940.
Nel passaggio dalla pittura al design e l'architettura, Behrens segue un'evoluzione in cui abbandona il linguaggio classico sul quale aveva basato le sue idee della cultura industriale per approdare all'Espressionismo e infine al Razionalismo con la sua ultima produzione.
Tra le principali opere architettoniche:
Casa Behrens (Darmstadt, 1900)
AEG Turbinen Fabrik (Berlino, 1909)
Uffici Mannesmann (Düsseldorf, 1912)
Fabbrica Hoechst (Francoforte, 1920)
Acciaierie Hoag (Oberhausen, 1921)
Complesso sull'Alexanderplatz (Berlino, 1925-30)
Complesso della manifattura tabacchi (Linz, 1930-35).