1.Cultura materiale e artigianato
L' Artigianato preserva la cultura materiale e la sua pratica può essere considerata anche una forma di meditazione.
La cultura non è solo quella delle parole scritte nei libri. I nostri predecessori ci parlano e tramandano conoscenze anche tramite le loro opere materiali. Una panca d'arredo ecclesiastico settecentesca ci dice molto del mondo che l'ha generata. Si può leggere la mentalità di chi l'ha ideata nella sua forma, la tecnologia disponibile nelle sue tavole di legno, l'esperienza nella scelta delle soluzioni costruttive adoperate da chi l'ha assemblata.
Nell'artigianato il rapporto con la natura diventa diretto e l'esperienza, ne insegna le regole imprescindibili.
L'artigiano oggi ha facoltà di utilizzare i tradizionali materiali onesti, oppure quelli travestiti.
I materiali onesti sono quelli che appaiono secondo la loro stessa natura, quelli travestiti sono invece quelli che tramite processi di trasformazione appaiono con una natura diversa dalla loro. Una tavola di noce sarà quindi da considerare un materiale onesto mentre un pannello nobilitato in formica finto legno sarà da considerarsi travestito.
Fare questa puntualizzazione è fondamentale quando la progettazione è orientata verso la ricerca della qualità e dell'onestà in quanto la qualità non ha mai bisogno di essere nascosta, la mediocrità sempre.
Il rapporto tra qualità e verità è imprescindibile. Le bugie visive restano inganni, bisogna invece capire che non esistono materiali nobili ma solo materiali adeguati alle esigenze progettuali. Una pentola con il manico in oro posta sul fuoco ci ustionerebbe la mano quando tentassimo di afferrarla mentre una con un'umile manico in legno assolverebbe il suo scopo.
Nel corso della storia si annoverano molti tentativi di unire critica sociale e teoria del progetto. L'Art e craft di W. Morris, gli obbiettivi sociali agli albori del movimento modernista, Design morale, come mezzo per migliorare la società attraverso l'ambiente abitato nell'ambito del design scandinavo.
Oggi però oltre a questi obbiettivi sociali e morali dobbiamo considerare anche altri aspetti legati all'ecologia e alle modalità di consumo dei prodotti.
2.Ecologia, consumo e qualità
La ricerca dell'equilibrio ambientale è una esigenza che deve obbligarci a rivedere le basi del sistema, migliorandolo, attraverso la ricerca della verità.
Eliminare i peccati morali contenuti nei progetti e nei comportamenti di consumo compulsivo. L'avidità che danneggia molto e fa guadagnare poco, che si incarna per es. nella pratica della Senescenza programmata dei prodotti. La menzogna della rincorsa, la moda del modello aggiornato, che fa sostituire prodotti funzionanti con altri. L'utilizzo senza rispetto degli oggetti che porta a consumi inutili ed eccessivi.
Serve proporre una nuova morale più consapevole.
Ogni prodotto dovrebbe essere correlato da indicazioni di manutenzione programmata per mantenere la massima efficienza e progettarne la riparabilità. Praticare la conservazione tramite restauro.
Le testimonianze passate ci raccontano di un mondo dove i prodotti erano spesso fatti per durare ed essere riparati. Non è raro trovare antichi mobili con due o trecento anni, prodotti in legno, frutto di tutta la sapienza tecnica accumulata nei secoli. Gli sforzi per produrre senza macchinari specializzati e automazione erano immensi e quindi finalizzati a creare qualità.
La qualità dura nel tempo.
L'impegno migliora lo spirito dell'uomo, il lavoro nobilita l'uomo.
3.Progettare il prodotto
Archè primigeno. Tecton fabbricatore.
L' Architetto è quindi il primo dei fabbricatori, che sulla base della fisica o natura delle cose materiali e della sua sua morale o metafisica definisce l'ordine delle cose.
Rapporto tra industriale e artigianale, tra digitale ed analogico. Questi elementi possono sembrare in antitesi ma sono solo gli strumenti che l'artigiano architetto utilizza per la definizione.
Architettura è ordine. La funzionalità è uno degli aspetti alla base della forma degli oggetti.
La forma degli oggetti, la configurazione spaziale che gli oggetti possono avere sono limitate. La teoria dei solidi aristotelici ci illustra in un modello schematico quali possono essere. Una forma può assolvere più funzioni.
La natura è immutabile quindi è la mente dell'uomo che definisce il progetto. Gli oggetti che assolvono la stessa funzione si modificano nel tempo, si specializzano, si perfezionano. La concezione personale e il periodo storico influenzano i risultati. Nel rinascimento l'unità delle arti e dei campi del sapere, ha creato un progresso repentino e molte idee che sono rimaste progetto erano profetiche.
Per l'architetto gli strumenti di studio rimangono sempre, schizzo, disegno, modello e realizzazione che serve da verifica.
Il simbolo ed il colore sono riferimenti ad aspetti spirituali e sintesi di concetti ideali, in rapporto diretto con la decorazione. Questa può essere accidentale e sovrapposta.
Accidentale quando la forma di un oggetto coincide volontariamente o meno con una forma simbolica.
Sovrapposta quando, sopra alla forma viene applicato una qualsiasi decorazione. Anche il colorare un oggetto è quindi una forma di decorazione di tipo sovrapposto.
Le trame superficiali stesse dei materiali sia onesti che travestiti sono da considerarsi come una forma decorativa e strumento espressivo.
L'effetto del tempo e dell'utilizzo sugli oggetti crea il carattere del vissuto e va assolutamente considerato e progettato.
La rappresentazione del progetto e l'illustrazione del prodotto sono fattori commerciali importantissimi ed influiscono sull'efficacia della comunicazione e della narrazione anglofonicamente definita story telling.
Più un oggetto evoca l'archetipo ovvero la forma e funzione primigenia che idealmente un oggetto dovrebbe avere e più è riconoscibile dai clienti. I clienti sono più propensi ad acquistare ciò che conoscono rispetto che a provare ciò che non conoscono. La strategia evolutiva predilige la persecuzione del percorso di minore resistenza perché permette di ottimizzare il consumo di energie. Quindi tende sempre verso il conosciuto, va da se quindi l'importanza della pubblicità e della narrazione.
15 marzo 2021
Luca Perlini
4.Esempi progettuali
Portaombrelli alluminio, riciclabile, robusto, un colpo un pezzo, modularità, personalizzazione.
Attaccapanni Equilibrio, riferimenti al minimalismo e all'arte povera. Solidità costruttiva. Impatto ambientale e manutenzione dell'oggetto, personalizzazione.
Letto Baldacchino, progetto degli oggetti ingombranti nell'era del commercio elettronico.
Tavolo elle, robustezza, onestà dei materiali, spedibilità, personalizzazione dimensioni e finiture.