Nelle case singole e nelle villette che non possiedono un impianto di fognatura collegato alla rete di scarico pubblica, l'eliminazione delle acque nere avviene tramite le condutture che scaricano in uno speciale serbatoio inserito nel terreno in modo che la sua estremità superiore sia a livello del suolo.
Questi serbatoi sono chiamati "pozzi neri" oppure "fosse settiche". Le fosse settiche contengono uno speciale dispositivo di depurazione. Possono essere installate da chiunque: prima di iniziare il lavoro occorre preventivamente chiedere l'autorizzazione all'ufficio tecnico del comune di residenza.
Un pozzo nero e' invece formato da un serbatoio sotterraneo a tenuta stagna, di volume tra i 2 metri cubici e i 20 metri cubici.
Quando l'acqua e i rifiuti scaricati nel pozzo raggiungono il cosiddetto "livello di guardia" (quando cioè il pozzo è quasi pieno) occorre chiedere l'intervento di un'azienda specializzata in spurghi, che provvederà a svuotare il serbatoio aspirandone il contenuto con speciali pompe montate sull'automezzo di servizio, e trasferendo il liquame nelle apposite discariche.
La frequenza dello spurgo dipende dalla capacità del serbatoio e dall'intensità di utilizzo degli impianti di scarico domestici.
Scarichi e batteri
La frequenza di svuotamento del pozzo nero si può ridurre notevolmente, installando al posto del normale serbatoio una fossa settica: si tratta di una camera sotterranea a tenuta stagna, sagomata in maniera da accelerare i naturali processi di decomposizione dei Rifiuti
I materiali di scarico rimangono all'interno della fossa per il tempo sufficiente a permettere ai batteri di tipo anaerobico (batteri che vivono e proliferano in assenza di ossigeno) di decomporre i rifiuti organici trasformandoli in gas, materiale liquido e, solamente in piccola parte, solido